È stato un inizio d’anno quasi frenetico. Mi ha sorpreso, ma non troppo. La professione medica è fatta così: studio continuo, confronto con i colleghi e lavoro sul campo. Per di più l’aria pandemica continua a soffiare, rendendo tutto precario.
“Nulla è più come prima” e per questo gli Ambulatori hanno subito alcuni profondi cambiamenti. La sede di Cafasse è stata trasferita a Lanzo Torinese nel prestigioso contesto dell’ex Collegio Salesiano, quella in Torino centro è stata ridisegnata e resa ancora più accogliente e sicura, novità sostanziali attendono la sede di Rivarolo.
Ora non è tanto importante raccontare come cambiano i servizi per i pazienti (e cambiamenti ci sono, ovviamente, e siamo certi si tratti di migliorie tangibili), ma segnare come i decenni di lavoro alle spalle e la trasformazione dello “Studio Oculistico dott. Igor di Carlo” in “Ambulatori Oculistici dott. Igor di Carlo” continuino a consolidarsi in risposte per i pazienti.
Dietro quel semplice cambio semantico (da “Studio” ad “Ambulatori”) c’è una filosofia di prestazione professionale che nel tempo abbiamo reso assistenza specialistica globale.
Perché il paziente che ci incontra a Torino, Rivarolo e Lanzo ci chiede qualcosa di più della visita specialistica o dell’intervento per tornare a vedere. Vuole e deve trovare una guida nella prevenzione, nella visita, nell’intervento e nella continuità terapeutica.
La vista è un bene prezioso che il tempo mette in crisi. Spesso i problemi di vista destabilizzano, soprattutto quando l’età avanza e la pandemia nega la libertà e la socialità.
Il nostro compito è dare sempre il massimo da un punto di vista clinico e chirurgico, ma anche aiutare i pazienti a gestire l’imprevisto, a superare i timori, ad affrontare la ripresa.
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