Centinaia di morti ogni giorno. Una triste litania che verrà interrotto solo dal vaccino.  “Ma io aspetto” “Ho sentito che poi…”, “Mi hanno detto che…”. Dubbi, tanti. Forse troppi. Poi mi arriva un foglio. Nero su bianco. Sulla scrivania del mio ambulatorio. Igor, ti vaccini? L’alternativa era restare un veicolo del virus per gli altri, per la gente che vedo ogni giorno. La mia riflessione è durata un minuto. Quando la realtà bussa alla tua porta devi assumerti la responsabilità di una risposta responsabile.

Ne ho già parlato qui.